Cerca nel blog

lunedì 24 settembre 2012

Tutto o nulla, black or WHITE e il sistema espositivo moda Italia declina inesorabilmente

In principio fu la Campionaria proprio la dove l'Assessore Boeri ha cercato Venerdi scorso di ricucire uno strappo (dopotutto di sistema moda stiamo parlando) che pare ormai irreparabile; erano gli anni cinquanta, quelli della Fiera con la F maiuscola che vedeva pero presentare di tutto un po' dall'ENEL alla FIAT passando per i piccoli produttori di tessile, di abbigliamento, di accessori e di calzature rendendo praticamente impossibile un'interazione ed un reale rapporto professionale quanto piuttosto una esposzione per coloro (il pubblico) che poteva raggiungerli.
Anni sessanta: nascono le manifestazioni di settore (nel 2011 proprio il 50ario di Mipel) con l'encomiabile intento di portare gli addetti ai lavori (e sempre piu solo loro!) ad interagire: domanda ed offerta, showroom e buyer ma, con esse nasce e si sviluppa un lento inevitabile effetto di portare la settorialita a differenziazione ma anche alla parcellizzazione, ad una divisione interna dell'offerta che ha reso il movimento espositivo moda Italia piu vulnerabile verso proposte estere (la Francia, ndr)  che hanno fatto sistema uniti nella loro diversita attraverso calendari sinergici, logistiche comuni e di facili accesso per gli operatori, con una tensione comune all'obiettivo di successo pur nella competizione garantita dalla concorrenza
Come recuperare? tramite l'affermazione delle eccellenze, della quantita che non prescinde dalla qualita, attraverso l'ancora possibile e percorribile coesione, che non deve essere coercizione ma l'unione di quelle forze che devono avere come unico intento il successo del sistema espositivo moda Italia

venerdì 24 febbraio 2012

JO NO FUI fashion show FW 2012/13


Mix di materiali (dalla maglieria al lurex passando per l’high tech)  e di stili per la collezione disegnata ancora una volta superbamente da Alessia Giacobino
Ispirata alle fiabe del mondo gotico sul modello “Coraline e la porta magica” è proprio da una sorta di porta magica che escono le modelle con gli abbinamenti (azzardati ma sempre coerenti e gradevolissimi) di colori (rosa e verde; verde e giallo) e di tessuti
Appare importante la ricerca nel campo dei tessuti, un esempio: uno smanicato di toulle nero floccato a cuori rosa di cui una bimba in first row indossava orgogliosa un’ampia camicia realizzata con il medesimo filato; pochissime come sempre borse e accessori con l’eccezione di qualche semplicissimo laccio in pelle al polso. Una conferma di grandissima capacità e talento con una bella collezione in un panorama sempre più desolante

lunedì 17 gennaio 2011

Swarosvki Men's CLub Party Milano 15 Gennaio 2011

Semplicemente da lasciare senza fiato, tutto perfetto: la dimensione degli spazi, la selezione degli accessi, la raffinatezza del catering, la discrezione dei modelli/modelle/figuranti e poi lo styling incredibilmente realistico: eccezionale l’ambiente anni ’50 con una raffinatezza da far apparire più splendenti dei diamanti gli stupendi Swarovski…

lunedì 25 ottobre 2010

Cavalli a Milano: buona, anzi ottima, la prima

In principio è stata la pacifica invasione dei marciapiedi e le piazze di Milano di statue equine in plastica coloratissima sul modello ‘cow parade’ quindi l’altrettanto pacifica raffica (anche due al giorno) di comunicati stampa nella casella e-mail: entrambe annunciavano con una sorta di count down l’arrivo, per la prima volta nella città, di una manifestazione equestre
Giovedì 21 (finalmente!) l’inizio, per me con una serata di gala (osservata dalla privilegiata posizione della tribuna VIP a bordo campo) decisamente interessante (Natalia Estrada a parte, rigida come un’armatura sul suo enorme cavallo nero, forse è il caso che si concentri a fare la compagna e la mamma) che ha visto la partecipazione di star internazionali del mondo dei cavalli in un alternarsi di spettacoli molto diversi tra loro, dal ‘domatore’ ai ballerini di flamenco, dai cavalieri acrobatici alla storia/evoluzione delle carrozze.Menzione speciale per lo sceneggiatore delle luci proiettate anche sulle due enormi pareti bianche ai lati del campo che sono state un vero e proprio spettacolo nello spettacolo con immagini davvero uniche
Domenica gran finale con il Gran Premio di salto ad ostacoli (montepremi 100mila euro) ahimè sacrificato in un percorso troppo concentrato (sembrava una partita di tennis su un tavolo da ping pong) che ha ridimensionato di molto le aspettative nonostante un roster di assoluto livello ed un pubblico stile Sabato di Piazza  di Siena
Favorito forse anche dal momento eccezionale per l’equitazione che con il suo look sta contagiando pesantemente anche lo streetwear, Karl Lagerfeld docet basti pensare alle splendide fanciulle in (veri!) stivali da cavallerizza in giro per la città (ogni riferimento è puramente voluto e non casuale), il successo incredibile in termini di partecipazione, di vendita delle aziende espositrici (materiale in stock out nella gran parte degli stand) e di gradimento (con ottima scelta della collocazione temporale una settimana prima del lungo ponte dei Santi e due prima di Verona) ha fatto davvero di questo CAVALLI A MILANO ‘molto più di una fiera’ (quale era il sottotitolo della manifestazione) minacciando seriamente la supremazia incontrastata da anni della kermesse competitor veneta (mai citata espressamente ma decisamente incombente come un’ombra), tanto da far pensare di poter dire tra qualche anno: ‘alla buona, anzi ottima, prima, io c’ero…’

sabato 23 ottobre 2010

Slippery when stupid (watch your step on the Red Carpet): la dura vita del 'decisore di guest list'

Brutto, brutto mestiere quello dell'addetto stampa e del door man o almeno difficile e ingrato; càpita così che un cambio di indirizzo (stay tuned this will be the main theme of my next post), il mio nella fattispecie, diventi (diventerà?) un pericolosissimo inciampo per la suddetta 'communication manager' di un'importante azienda di beverage che molto ha a che fare con il RED (e con il passion)...

I fatti: come tutti (nessuno?) sapranno, nel mese di Settembre (in piena FW, ndr) decido dopo 7 anni di vita Mono di passare a vita Bi(lo), felicissimo per tutto (TUTTO!) quello che rappresenta ma purtroppo creando anche una grave disruption nei numerosi elenchi di mailing di cui faccio parte, Azienda di beverage di cui sopra included
E' un Lunedì di ordinaria follia  quando, per caso, vengo a sapere da una invitata a Back Stage (a proposito, complimenti superLara) che non potrà partecipare causa concomitanza con la presentazione del nuovo calendario XXXX evento Red Carpet; allertato (e allarmato?) per non avere (ovviamente visto il cambio di indirizzo) ricevuto invito mi prodigo per far sapere all'ufficio di stampa di aver cambiato indirizzo e che mi sarebbe bastato inserimento nominativo in guest list quando ecco che la solerte e zelante addetta stampa mi fa sapere che 'le liste sono già chiuse e che le dispiace molto '
Uhm forse non ha capito che colui cui dispiace di più è il sottoscritto, ma non per non essere in lista, quanto per non poter dimostrare all'amico Dir. MKTG dell'Azienda di cui sopra la mia 'fedeltà' all'evento nonostante si sappia in anticipo che:
il tempo sarà terribile,
il testimonial del calendario non sarà presente,
la location è la Sede dell'Azienda (really in the middle of nowhere)
Mi tocca quindi lo spiacevolissimo reply nel quale si spiega ancora (gentilmente) di essere sempre stati inclusi negli elenchi e che ci dev'essere un errore ma... sempre più zelante la nostra paladina della difesa dell'ingresso dall'intrusore ci comunica di non saperne nulla provocando, ahilei questa volta si, l'ultima (la terza, e tre mail non le scrivo neanche alla kodak per farmi partecipare alla notte degli Oscar), superperfida, mail che recita:
prendo atto con disappunto dello spiacevole disguido del quale non potrò non fare menzione nelle sedi e con le persone opportune (ovvero Guess You don't know who I am, look Your back)

Quanto sopra per dire che il ruolo più delicato è ormai diventato (se non è sempre stato) non solo quello degli addetti stampa (come nel caso in questione) ma anche quello del door man (sempre più spesso giovani women con liste in mano ed energumeni della security accanto) che si trovano a decidere in un secondo se la persona che si presenta (spesso senza invito) è un intrusore piuttosto che qualcuno non ha l'invito ma (già successo, Hogan) 'solo' perchè produce la gomma per la suola di tutte le scarpe della maison (ed è fraterno amico della proprietà) oppure ancora è giornalista ghost (ma quando impugna la penna i suoi fendenti sono poco eterei e molto solidi) writer di Vogue e lo ha perso nel viaggio (sfilata F/W di Dolce e Gabbana) non ultimo è un (infinitesimamante piccolo ma 'piccante') influencer che ha la sola colpa di aver cambiato indirizzo...

Cari organizzatori di eventi, alla porta mettete le persone di più grande capacità a disposizione e... attenti al red carpet vellutato ed invitante ma anche really dangerous, anzi... a rischio 'scivolone'

mercoledì 16 maggio 2007

Massimo Agostinis
V. Paolo Giovio, 8
20144 Milan



MASSIMO AGOSTINIS

CURRICULUM VITAE



Born in Milan

on 14-04-1970

address Milano, V. Paolo Giovio, 8 - CAP 20144

nationality Italian